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Foodsharing e maratone solidali: il volontariato dei trentenni si chiama Mescolanza. PDF Stampa E-mail
Scritto da Elena Petruccelli   
Venerdì 22 Settembre 2017 21:31

Come immaginiamo la scrivania di un piccolo studente? Un'alta pila di libri, lo smartphone e un computer in sottofondo, quaderni sparsi qua e là, la carta di una marendina appena divorata, righelli, penne, matite colorate e un portapastelli e uno zaino da riempire per il giorno di scuola di domani.

Oggetti che prendono forma in un disegno, quello di un bambino, uno dei tanti nelle nostre periferie che queste cose, sebbene sembrino tanto scontate nel nostro quotidiano, invece non lo sono per lui che può solo disegnarle.


Quattro anni fa, un gruppo di trentenni, durante una serata tra amici come tante, ha deciso di fondare un'associazione di volontariato per contrastare fenomeni di disagi economici e sociali. 'La Mescolanza' è il nome che scelgono, perché come essi stessi ci spiegano: 

Mescolare significa, appunto, “mischiare” persone diverse e farle convivere tra loro. Vogliamo abbattere i muri della diffidenza e scardinare la cattiva abitudine delle etichettature di genere e di classe, così come  vogliamo agevolare la conoscenza e la commistione di diverse culture, religioni, abitudini, usi
 

Girano tra le strade di Casoria, Caivano, Casavatore e Arzano, sono i nomadi del volontariato. Seguono le necessità di decine di famiglie, organizzano corsi d'italiano per stranieri, e si prendono cura dei clochard.

 

Ultima inventiva è il foodsharing:
Semplicemente siamo un gruppo di ragazzi come tanti alle prese con la vita (spesso precaria!) di un qualsiasi trentenne, ma che un giorno alla settimana lo dedicano al corso di italiano per migranti, ospiti della realtà casoriana di Terranostra occupata, che pure ci sostiene e ci aiuta in tutto ciò che può; oppure si "scervellano" su come assicurare un pasto ai clochard della stazione di Casoria (che alcuni di noi chiamiamo confidenzialmente "ospiti delle Ferrovie dello Stato". Ci ispira questa definizione...), mettendo in piedi un servizio di foodsharing con la collaborazione di un panificio di Casoria e che contiamo di ampliare con l'andar del tempo. Non è solo questione di assistenzialismo, perché poi scopriamo insieme che tali strategie generano reti solidali e cooperazione, quindi condivisione di risorse e valori che diventano a loro volta strumenti preziosi contro lo spreco di cibo ed il consumismo scriteriato

 


Ancora oggi (sembra impossibile) un pacco di pastelli di cera nuovi è un lusso. E' il primo giorno di scuola ma non abbiamo lo zaino? allora i libri li portiamo in una busta. Latouche ci parla di decrescite felici, ed effettivamente i piccoli dei nostri vicoli la felicità sanno benissimo cosa sia, ma per quanto un bambino ne possa essere portavoce, ai ragazzi della Mescolanza non andava bene che i loro diritti fossero negati:


Ad alcuni ragazzi delle medie che abitano nella zona più difficile di Casoria mancava l'essenziale per affrontare serenamente il primo giorno di scuola. Abbiamo così fatto partire una "maratona solidale" e in breve tante persone hanno risposto in massa alla richiesta di donazione di zaini, materiale di cancelleria e quant'altro servisse per iniziare con tutte le dovizie il nuovo anno scolastico.
Anche in questo caso, come per il foodsharing, l'idea di base è quella di non sprecare risorse e materiali, di proporre un'idea anticonsumistica ed ecologista di recupero, riciclo e trasformazione dei beni a disposizione.
Il materiale scolastico e le spese solidali che ciclicamente facciamo per le famiglie in seria difficoltà sono tra le nostre più frequenti pratiche secondo il criterio di un consumo etico e condiviso, rese possibili grazie al contributo di molti. Non puoi accettare che nel 2017 ci siano ancora persone con necessità che possono sembrare banali, ma che per molti diventano un problema ingente! Anche se non sei miliardario, un euro te lo fai uscire dalla tasca. E fortunatamente, tanti hanno ancora il cuore di fare una cosa del genere: aiutare

 

Mescolanza attiva anche una rete tra le associazioni sul territorio:
Il ragionare insieme ed in maniera orizzontale non impedisce ai membri de la Mescolanza di poter contribuire all'operato in modo libero e singolarmente, come il presidente dell'Associazione nostra partner - "Il viaggiatore Glocale"- che ha donato un intero armadio di pantaloni e felpe ai ROM sgomberati dal campo di Scampia il mese scorso.
Oltre alla partnership che ci unisce col Viaggiatore Glocale ONLUS, sono tante le collaborazioni con associazioni del territorio che si occupano di assistenza e mutuo soccorso alla popolazione meno abbiente. Importantissima è quella con il Poliambulatorio di medicina solidale, un bellissimo progetto messo in piedi a Casoria dal dott. Longhi, grazie al quale alcune persone in difficoltà che cerchiamo di sostenere hanno avuto la possibilità di curare patologie che altrimenti sarebbero state trascurate


Il prossimo 29 settembre Mescolanza festeggerà il suo compleanno a Terranostra, fondo condiviso di via Boccaccio, distante poche centinaia di metri dalla stazione di Casoria.


I ragazzi, malgrado il lavoro per le famiglie con problemi di sussistenza, non hanno una sede. Tra i prossimi obiettivi c'è proprio quello di chiedere in affidamento al Comune di Casoria uno spazio dove riuscire a raggruppare meglio le infinite richieste d'aiuto:


C'è da constatare un'incapacità di un mutuo soccorso che parta dal basso, perché fondamentalmente sono in molti a trovarsi in condizioni di indigenza e a chiedersi come mettere il piatto in tavola. Quindi diventa difficile anche per loro aiutarsi a vicenda. Diventa un circolo vizioso.
A volte ci viene lo sconforto, è vero. Pensiamo a come fare per poter aiutare tutte queste persone che ci presentano situazioni di difficoltà molto varie, ad avere una vita dignitosa. Noi cerchiamo per quanto è possibile ad una piccola associazione di arrivare laddove ce n'è bisogno. Ma non ci fermeremo facilmente

 

 

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